Nonostante in questo periodo non attraversi una delle migliori epoche della sua storia, la squadra di calcio del Messina ha vissuto negli ultimi decenni alcuni momenti di gloria sia in Serie B sia in Serie A. Dalla fine degli anni ’80 alla metà degli anni 2000, infatti, i peloritani sono stati protagonisti di alcune stagioni davvero elettrizzanti, riuscendo a sconfiggere in alcune partite le grandi candidate alla vittoria del campionato e a realizzare exploit importanti. Il tutto grazie anche al contributo di alcuni grandi attaccanti che hanno vestito la loro maglia. A livello cronologico il primo che viene ricordato è sempre Salvatore Schillaci, detto Totò, il quale approdò nell’estate del 1982 all’allora stadio Celeste per diventarne uno degli idoli. Il centravanti palermitano trasse profitto soprattutto dall’arrivo in squadra del tecnico boemo Zdenek Zeman, un cultore del calcio offensivo che lo mise nelle migliori condizioni per poter rendere al meglio come terminale d’attacco. Con Zeman in panchina Schillaci segnò ben 23 reti nella stagione di Serie B 1988-89, diventando così il più prolifico marcatore di sempre in una sola annata con la maglia del Messina.
Lo slancio preso sullo Stretto servì a Schillaci per passare alla Juventus e poi ergersi a grande protagonista con la maglia della nazionale italiana ai mondiali di Italia ’90, quelli delle ‘Notti magiche’. Dopo il titolo di capocannoniere della kermesse planetaria il siciliano realizzò varie stagioni alla Juventus prima di passare all’Inter, che è quest’anno una delle candidate al trionfo in campionato scommesse sul calcio online relative alla stagione di Serie A 2021-22 attualmente disponibili sul web. Quella al Messina, dunque, fu senza dubbio la sua miglior stagione di sempre e quella che gli servì da trampolino per diventare poi un idolo in tutta Italia per il suo gran mondiale giocato in casa nel 1990. Dopo Schillaci un altro bomber che ha fatto sognare Messina, ma stavolta nello stadio San Filippo, è stato Riccardo Zampagna, un centravanti forte fisicamente nato con il goal nel sangue e che si è fatto amare moltissimo sullo Stretto. La sua prima stagione in giallorosso, ossia quella 2002-03, non fu strepitosa per la squadra ma sì per lui, che andò in rete in ben 17 partite su 33, dando così un enorme contributo a evitare la retrocessione in Serie C. Quella grande annata di Zampagna servì al Messina per ricompattarsi e, nonostante il suo addio, approntare una squadra che sarebbe poi approdata in Serie A nella primavera del 2004. La stagione 2004-05, da molti battezzata come quella dei miracoli, vide il Messina finire addirittura settimo nella massima serie, realizzando così il miglior risultato della sua storia. In quella rosa oltre al redivivo Zampagna, tornato per fare il suo dovere, ossia andare in goal, militava anche l’argentino Roberto Carlos Sosa, detto el Pampa, che nonostante segnò solamente cinque reti sarebbe entrato nel cuore dei tifosi peloritani per il suo grande impegno e la sua voglia di far bene.
Da Schillaci a Sosa, passando per Zampagna, il Messina può vantare nella sua storia vari bomber che sono ancora oggi ricordati con affetto.