Le parole di Auteri e Manfredi dopo il match contro il Picerno

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Chiunque segua il mondo sportivo, sia tifando sugli spalti che tentando la sorte con le scommesse sportive, sa molto bene che le batoste possono essere dietro l’angolo. Purtroppo, come sa altrettanto bene chi segue il Messina, questo è accaduto nella partita contro il Picerno terminata con un goal segnato da Guerra che ha gettato la squadra nello sconforto.

L’intero team è infatti a rischio retrocessione, inutile girarci intorno, ed è stato lo stesso allenatore della squadra, ovvero Gaetano Auteri, a dichiarare tutta la sua amarezza per l’esito del match.

Auteri ha infatti dichiarato che “non è semplice commentare la rabbia dei tifosi che vogliono le mie dimissioni. Li capisco perché è un momento duro e molto duraturo, non cerchiamo scusanti obiettive vere. Non è stata una partita di calcio, non abbiamo giocato a calcio, dimostrando tutti i nostri limiti. Non giochiamo in un ambiente bello. Scelgo la strada del gruppo, del sostegno della squadra, perché la squadra c’è e vuol far bene e ogni tanto dimostra anche le sue qualità”.

Ovviamente si sarebbe potuti andare avanti ancora per molto, ma sarebbe stato fin troppo facile cadere nello sconforto più assoluto o, peggio, nel vittimismo che “ammazza” ogni possibilità di riscatto. Autieri ha infatti preferito concludere con un messaggio di speranza e di resilienza nei confronti dell’attuale situazione dicendo che “restano tante partite per poterci rifare, il campionato non finisce col girone d’andata. Non dobbiamo cercare capri espiatori, ma compattarci come gruppo e rifarci. Non cerco scusanti, il gruppo non ha problemi all’interno, se non a livello caratteriale”.

Naturalmente non sono mancate le parole di Raffaele Manfredi, direttore generale del Messina, che si è dichiarato ovviamente amareggiato e dispiaciuto per come stanno andando le cose”, ma ha voluto mettere in chiaro alcuni punti oltre a ricordare come farà di tutto per evitare la retrocessione in Serie D (chissà se ha convinto chi vorrà piazzare le future scommesse sportive sulla squadra).

Prima di tutto, “nel calcio quando le cose vanno male la soluzione più semplice è cambiare, io sono a disposizione della società in quanto uno dei responsabili. Ci metto la faccia e finché avrò forza in corpo farò in modo di non far retrocedere il Messina.

Parlando invece del campo, “siamo stati diffidati in settimana, la Lega Pro ci ha scritto per la seconda volta, se questi problemi non verranno superati noi la prossima partita in casa dovremo farla in un altro terreno di gioco. Lo abbiamo subito comunicato al Comune, se il terreno non sarà rimesso in sesto in tempo breve dovremo trovare presto un altro campo: Catania o Vibo Valentia.

 


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