Il comunicato dell’ACR Messina contro un presunto acquirente ha scatenato l’ennesima polemica attorno alla società peloritana, ma l’email pubblicata da Pianeta Messina sembra smontare la versione ufficiale del club.
La proprietà che smentisce se stessa
Ancora una volta l’ACR Messina finisce nel mirino delle critiche per un comunicato che solleva più dubbi di quanti ne risolva. La nota diffusa dalla società, che parla di “soggetti sconosciuti al club” che avrebbero effettuato pagamenti non autorizzati, viene clamorosamente sconfessata dall’email datata 16 aprile, nella quale lo Studio Bitto invia all’imprenditore interessato all’acquisto proprio gli F24 relativi ai mesi di novembre e dicembre 2024, gennaio e febbraio 2025.
È evidente quindi che la società fosse pienamente a conoscenza dell’interessamento dell’imprenditore messinese, tanto che – come confermato dall’email – il dott. Sturniolo e il segretario dell’ACR Messina, Alessandro Failla, avevano richiesto e confermato l’invio di quei documenti.
Una proprietà fantasma per un club alla deriva
La situazione è paradossale: un comunicato emesso senza firma, da una società il cui proprietario Doudou Cissè sembra essere scomparso, con un presidente Stefano Alaimo che sarebbe dimissionario “solo verbalmente” e un’unica procura ufficiale a vendere il club per la simbolica cifra di un euro.
Se realmente la Aad Invest volesse cedere la società per un euro, considerando l’ingente mole di debiti, risulta incomprensibile il motivo per cui ora vorrebbe ostacolare chi si è fatto avanti per sanare le pendenze fiscali. Una contraddizione che getta ulteriori ombre sulla gestione della società peloritana.
La verità sui pagamenti
Secondo quanto riportato da Pianeta Messina e confermato dall’email pubblicata, l’imprenditore interessato all’acquisto avrebbe già versato oltre 200.000 euro all’Agenzia delle Entrate per sanare gli arretrati dei contributi. L’email dimostra che studio Bitto ha inviato i documenti necessari solo alle 18:30 del 16 aprile, troppo tardi per completare l’operazione lo stesso giorno, costringendo l’imprenditore a finalizzare il pagamento il giorno successivo.
Una situazione insostenibile dal 2 gennaio
Da quando la proprietà lussemburghese è subentrata lo scorso 2 gennaio, la situazione dell’ACR Messina è precipitata in un vortice di incertezze e contraddizioni. L’ultimo episodio, con Alaimo che non si sarebbe presentato il 24 aprile all’appuntamento decisivo per la cessione dell’80% delle quote, rappresenta solo l’ultima puntata di una telenovela che sta esasperando i tifosi peloritani.
Ora l’imprenditore messinese, secondo Pianeta Messina, potrebbe rivolgersi direttamente al sindaco Basile per sbloccare una situazione che appare sempre più ingarbugliata. Una cosa è certa: i documenti pubblicati raccontano una storia molto diversa da quella presentata nel comunicato ufficiale dell’ACR Messina.