L’ACR Messina è nel pieno di una situazione intricata che alimenta speculazioni e incertezze sul futuro del progetto tecnico. Con un comunicato ufficiale, il club siciliano ha annunciato le dimissioni del direttore sportivo Giuseppe Pavone, figura centrale nella costruzione della squadra e sostenitore del progetto voluto dall’allenatore Giacomo Modica.
Ecco quanto riportato nella nota del club:
“L’ACR Messina comunica di avere ricevuto formale comunicazione con la quale il direttore sportivo Giuseppe Pavone rassegna le proprie dimissioni dal suo incarico. Lo stesso ha fatto sapere di avere assunto tale decisione per consentire a chi subentrerà di poter scegliere in assoluta libertà. Nell’occasione, Pavone ringrazia il presidente Sciotto per la stima e l’affetto avvertiti sin dall’inizio del suo lavoro a Messina, sentimenti peraltro ricambiati incondizionatamente.”
Tuttavia, il presidente Pietro Sciotto, riconoscendo il ruolo cruciale di Pavone nella struttura societaria e nel progetto tecnico, ha prontamente respinto le dimissioni, dichiarando:
“Il direttore sportivo costituisce il perno del progetto tecnico, peraltro fortemente voluto dall’allenatore Giacomo Modica.”
Nonostante i tentativi di mediazione, secondo indiscrezioni Pavone sembra deciso a non tornare sui suoi passi. Le sue dimissioni potrebbero aprire nuovi scenari di mercato, con il Trapani che pare interessato a garantirsi i suoi servigi come nuovo direttore sportivo.
La scelta di Pavone potrebbe celare malumori o divergenze interne, elementi che il comunicato ufficiale non chiarisce, alimentando dubbi tra i tifosi. La sua decisione di lasciare, definita come un gesto per “consentire a chi subentrerà di poter scegliere in assoluta libertà”, potrebbe indicare la volontà di staccarsi da dinamiche societarie non in linea con la propria visione.
L’addio di Pavone arriva in un momento particolarmente delicato per l’ACR Messina, già coinvolto in una trattativa cruciale per il proprio futuro. È infatti in corso un negoziato per la cessione della società al gruppo lussemburghese AAD Invest Group, con un preliminare di vendita già firmato e una scadenza fissata al 15 dicembre per finalizzare l’accordo.
Questa situazione aggiunge ulteriore incertezza, poiché eventuali cambiamenti nella dirigenza potrebbero influenzare non solo le strategie tecniche, ma anche le tempistiche e gli obiettivi legati al passaggio di proprietà. Il presidente Sciotto dovrà dunque gestire una duplice sfida: da un lato ricomporre l’ambiente interno, dall’altro garantire che la trattativa con AAD Invest Group si concluda nei tempi previsti, salvaguardando la continuità del club.
In questo scenario, il futuro dell’ACR Messina sembra appeso a un filo, diviso tra un nuovo corso societario e l’urgenza di trovare una stabilità tecnica, con il rischio che le tensioni interne possano influire negativamente su un momento decisivo per la storia del club.