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Con la conferenza stampa alla Marina del Nettuno del 19 luglio inizia la nuova stagione dell’Acr Messina 2023-2024. Presente insieme al presidente Pietro Sciotto, il nuovo responsabile della comunicazione Davide Gambale, l’allenatore Giacomo Modica e il direttore sportivo Domenico Roma. La società in giornata ha anche annunciato il nuovo direttore operativo, Angelo Costa e il nuovo team manager, Fernando Cammarata.
Il primo a prendere la parola il presidente Pietro Sciotto: “Ci siamo lasciati il 16 maggio, ero stanco e lo sono, volevo cedere il Messina e non volevo iscrivere la squadra al campionato. Nessuno si è presentato con i soldi per prenderla, io non sono abituato a perdere e uscire sconfitto, non iscrivendo la squadra, non fa parte del carattere della famiglia Sciotto”. Sciotto si sofferma sulla vicenda di Fabrizio Mannino “La società è sanissima, una delle più sane della serie C, la questione dei debiti era falsa e sfido chiunque. Mannino ha fatto spettacolo e teatro, si è fatto vedere coi tifosi, ha parlato con tutti per due mesi. La sua ultima proposta è stata un milione in meno della penultima che aveva avanzato. Lo sfido ad un dibattito pubblico carte alla mano“. Poi fa un appello a tutte le compenti tifo e stampa “Ripartiamo insieme. Abbiamo una serie C da mantenere, una serie importante ci sono squadre importanti, vale come una B2 e non possiamo farcela scappare. Non voglio più soffrire come gli altri anni. Dobbiamo essere tutti uniti, vorrei che i tifosi capissero. I due campionati in C sono costati 2,5 milioni di euro, con quei soldi si va ai playoff non si soffre per la salvezza. Se spendiamo troppo e ci salviamo per miracolo abbiamo investito male. Io faccio il presidente e devo delegare e dare fiducia e se le cose non vanno bene io intervengo a gennaio. Non ha salvato la squadra Raciti o la squadra, ma Pietro Sciotto ha fatto il miracolo nelle finestre di mercato di gennaio. Da 7 anni anche io aspetto l’attaccante da 15 gol, preferisco spendere gli stessi soldi per prendere un giocatore buono che due mediocri. A Franza, che dice di essere disponibile, dico di dare una mano. Il gruppo è importante e se tutti siamo uniti, dirigenti, allenatore e tifosi, tutto passa ed è quello che chiedo. Per la pace e la tranquillità di tutti, ripartiamo tutti da zero”.
Prende poi la parola il nuovo direttore sportivo Domenico Roma: “Per me è un onore e sono molto emozionato dell’incarico. Probabilmente sono il signor nessuno ma spero di dimostrare quello che sono, amo lavorare e prometto che mi impegnerò e lavorerà sempre al massimo per l’Acr Messina e la sua piazza storica. Ci vorrà tanto impegno, abnegazione e lavoro ed è questo che prometto. Mister Giacomo Modica è una garanzia umana, di lavoro, e dietro questa reunion credo ci sia molto buonsenso da parte di presidente e allenatore”.
Si passa poi al nuovo allenatore Giacomo Modica: “Sento Messina come casa mia, prima da giocatore e anche da allenatore, provo una gratitudine infinita e immensa per la città. Ringrazio il presidente per avermi dato quest’altra opportunità e confesso che mi è dispiaciuto di quando me ne sono andato in quel modo dalla sala stampa ormai sei anni fa. Voglio incominciare nel miglior modo possibile, il presidente è passionale e s’infervora perché ama Messina. Devo essere bravo a far capire al presidente che ci sono i ruoli, tu dai gli input e noi portiamo i risultati. Importante sarà l’organizzazione e il rispetto, troviamo gli ingredienti tutti insieme. Cercherò di portare il mio entusiasmo in questo gruppo di ragazzi, voglio gente dedita al lavoro e con la pancia vuota con me non si rimane. Chi è con me sa che deve amare questa maglia perché è la più bella del mondo, facendo il lavoro che è più bello del mondo, deve essere serio per chi lo paga e per i tifosi. Insieme si vince solo se siamo uniti e compatti, io so che questa città, ne sono sicuro, ha bisogno di uno scatto per ritrovarsi nel mondo del calcio che conta. Le uniche promesse che facciamo è che lavoreremo per dare soddisfazione alla nostra gente”.