I bei tempi del Messina calcio: Schillaci e Zampagna, bomber mai dimenticati

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C’è stato un tempo in cui a Messina si viveva un calcio spettacolare e divertente, in grado di piazzare la città siciliana sullo Stretto, al centro delle attenzioni dei reporter sportivi italiani. In realtà sono state due le grandi epoche nelle quali la società calcistica giallorossa ha fatto parlare di sé per i suoi ottimi risultati. La prima risale alla fine degli anni ’80, quando nella stagione 1988-89 l’allenatore Zdenek Zeman, proveniente dalla nazione ancora conosciuta come Cecoslovacchia, realizzò una vera e propria rivoluzione tattica imponendo il suo caro modulo 4-3-3 e predicando un calcio offensivo e molto divertente.

Arrivato allo stadio allora conosciuto come Celeste, nell’estate del 1988, il boemo si trovò in squadra un talento come quello di Totò Schillaci, centravanti di origini palermitane che in quel di Messina riuscì a sentirsi come a casa. Nell’unica stagione di Zeman sullo Stretto, Schillaci fu capace di segnare ben 23 reti in totale, ossia esattamente la metà di quanto realizzato da tutta la squadra, dando così grande prova delle sue abilità da centravanti. Da quel momento in poi il calciatore palermitano avrebbe vissuto un periodo importante della sua carriera, durato molti anni.

Il fenomeno Schillaci e quelle indimenticabili “notti magiche” del ’90

L’esplosione del suo talento, permise a Schillaci, prima di essere ingaggiato dalla Juventus, che vide in lui un bomber perfetto per provare a vincere il campionato, poi di venire addirittura convocato in nazionale. Con la maglia dell’Italia, Totò visse la più bella avventura della sua vita, ossia quella dei mondiali del 1990. Durante la kermesse calcistica planetaria disputata proprio in Italia, l’ex attaccante del Messina fu assoluto protagonista diventando il capocannoniere del mondiale con sei reti totali. Il suo contributo al terzo posto ottenuto dagli azzurri fu importantissimo, e il fatto che Schillaci si fosse guadagnato la “medaglia” da titolare dopo essere partito dalla panchina nelle prime uscite, ne esalta ancora di più la concretezza.

Fu, insomma, con la Nazionale che Totò conobbe la fama, squadra che ancora oggi fa sognare i tifosi italiani, se pensiamo alla recente vittoria agli Europei contro l’Inghilterra. L’Italia, inoltre, sembra essere ad oggi una dei team più attrezzati a vincere la prossima Nations League: i tifosi della Nazionale Italiana potranno seguire questo evento attraverso piattaforme di scommesse che offrono calcio live dove potranno puntare sulla propria squadra, a seconda di come si sviluppa la partita in tempo reale. Ricordiamo, inoltre, che i ragazzi di Mancini saranno impegnati, il prossimo ottobre, a sfidare la Spagna nelle semifinali della competizione.

Il Messina calcio da Zeman a Bortolo Mutti con la stella Zampagna

L’altra grande epoca di gloria del calcio messinese è datata 2004. Nella primavera di quell’anno, infatti, i giallorossi ottennero la promozione in Serie A dopo essere arrivati al terzo posto in serie cadetta. Arrivati nella massima categoria del calcio italiano, i messinesi allenati da Bortolo Mutti riuscirono a finire il campionato al settimo posto, guadagnando così l’accesso alla coppa Intertoto, alla quale però la società decise di non partecipare. In quella stagione 2004-05 rimasta storica in quanto allo stadio San Filippo, costruito da poco, si visse il miglior risultato di sempre della società isolana, spiccò il rendimento del bomber Riccardo Zampagna, un centravanti vecchio stile che dopo tanti anni di gavetta fu capace di esaltare i giallorossi, durante tutto il campionato, segnando ben 12 reti in totale. Lui e Alessandro Parisi, un terzino sinistro dotato di gran corsa e di un tiro fortissimo, furono i principali eroi della stagione calcistica più bella vissuta sullo Stretto.


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